SALUTE CIRCOLARE, LA SALUTE DEL FUTURO

Cavallerizza Reale Via Giuseppe Verdi 9, Torino, Italia

con Ilaria Capua La salute degli esseri umani è strettamente legata a quella delle altre creature della terra quali animali e piante, ma anche alla salute degli altri elementi dell’ambiente. La pandemia, l’emergenza climatica e la crisi alimentare ci hanno mostrato che dobbiamo affrontare la salute come sistema integrato che comprenda un approccio più inclusivo e circolare. Per sviluppare questo nuovo approccio è necessario avere un approccio allo studio della salute che sia più ampio e che includa le scienze sociali e le discipline umanistiche. Salute circolare, la salute del futuro è l'intervento di Ilaria Capua durante l'evento inaugurale di Coltivato 2023.

IL GRANO E LA PIETRA

Cavallerizza Reale Via Giuseppe Verdi 9, Torino, Italia

con Antonio Pascale. Il grano è ovunque, ci ha portato il pane e il pane ha formato la nostra civiltà: una entusiasmante, divertente storia della natura umana, riflessa attraverso il grano, simbolo di vita e protezione verso la morte. Il grano e la pietra è l'intervento di Antonio Pascale durante l'evento inaugurale di Coltivato 2023.

MIGRANTI E LAVORO

Museo del Risorgimento, Sala Codici Piazza Carlo Alberto 8, Torino, Seleziona uno Stato:, Italia

Con Mauro Calderoni e Carlo Petrini. L’agroalimentare, fiore all’occhiello del nostro Belpaese è vivo e prospera grazie al prezioso contributo dato dal lavoro di persone migranti. Senza le loro braccia il comparto vitivinicolo langarolo sarebbe in difficoltà, ma lo stesso si può dire degli alpeggi di montagna, o della raccolta dei prodotti ortofrutticoli. Nonostante ciò, queste persone molto spesso si trovano a fare i conti con un’illegalità diffusa: dal caporalato a condizioni di sfruttamento che rasentano la schiavitù. Porre fine a questa vergogna è un dovere morale che tutti noi dobbiamo impegnarci a portare avanti. A maggior ragione se pensiamo che appena poco più di un secolo fa erano i nostri nonni e bisnonni a migrare. Le migrazioni fanno da sempre parte delle dinamiche globali e in futuro sono destinate ad aumentare. Dobbiamo prenderne atto e lavorare insieme per costruire un mondo abitabile e prospero per tutti. Mauro Calderoni racconterà l’esperienza saluzzese, in particolare gli effetti combinati dell’ultima ondata migratoria impegnata nella raccolta della frutta e le normative vigenti, in un contesto mediatico di forte stress sul tema degli sbarchi e della difesa dei confini. Dirà anche delle azioni messe in campo dalle comunità locali dal 2012 a oggi.

INSETTI E SCARTI: NUTRIAMO IL FUTURO

Museo Egizio, Sala Conferenze via accademia delle scienze 6, Torino, Seleziona uno Stato:, Italia

Con Debora Fino e Laura Gasco. La necessità di diminuire gli sprechi, la valorizzazione degli scarti delle industrie alimentari e la possibilità di produrre proteine animali sostenibili devono essere armonizzati con il poter produrre per tutti un cibo sano, equilibrato e a ridotto impatto ambientale, anche per le fasce più povere della società. Sostenere le economie locali circolari e i piccoli produttori, andando a preferire prodotti alimentari a ”filiera corta“ e stagionali, promuovere abitudini alimentari sane, anche attraverso la ristorazione collettiva, sono tra le tematiche che verranno analizzate nell’intervento con l’obiettivo di costruire comunità consapevoli e informate sugli effetti che la produzione del cibo, e le conseguenti scelte individuali, hanno sulla salute e sui risvolti che hanno sul nostro pianeta.

ACQUA E AGRICOLTURA

Museo del Risorgimento

Con Paolo Romano e Vittorio Viora. La vulnerabilità della risorsa, dovuta al costante aumento dei consumi per le attività umane e aggravata dai cambiamenti climatici, impatta sulla governance del servizio idrico e sull’esigenza di non compromettere le necessità delle generazioni future. La sostenibilità vede impegnati tre settori: l’idropotabile, l’idroelettrico e quello agricolo. Consapevole della propria responsabilità nel garantire la continuità del servizio, SMAT opera una gestione sostenibile sempre concertata, in particolare con l’agricoltura, per consentire, ad esempio, l’utilizzo della risorsa nel periodo irriguo.

PERCHÉ NON ESISTONO PIĂ™ I “PESTICIDI” DI UNA VOLTA

Circolo dei lettori di Torino Via Gianbattista Bogino, 9, Torino, Italia

Con Donatello Sandroni. La difesa delle colture è iniziata con l’utilizzo di sostanze inorganiche come zolfo e rame. Nei diserbi dei cereali si utilizzavano soluzioni diluite di acido solforico, mentre contro gli insetti venivano impiegati arseniati di piombo. Solo a partire dagli anni ’40 è comparsa la chimica di sintesi, ma con sostanze poco testate come il DDT. Lo sviluppo della ricerca ha poi permesso l’uso di sostanze attive più efficaci e meno tossiche, trovando oggi fortuna i preparati a base di microrganismi. Il dimezzamento delle sostanze di sintesi, avvenuto in soli vent’anni, ha però aperto la strada a fenomeni di resistenza.

LA NATURA NON RIFIUTA: LA CIRCOLARITĂ€ SPIEGATA DA CHI LA FA

Museo Egizio, Sala Conferenze via accademia delle scienze 6, Torino, Seleziona uno Stato:, Italia

L’abc della sostenibilità con Daniele Fortini. Il concetto di "rifiuto" è una esclusiva del lessico dell’umanità, ma non appartiene a quello della natura. Nessun ciclo biologico, infatti, contempla lo scarto inservibile, ma tutto si trasforma, si rigenera e prende nuova vita. Per secoli, invece, l’umanità ha estratto, consumato e gettato risorse senza curarsi di poterle trasformare e rigenerare. Pur consapevole che ciò fosse possibile, ha preferito liberarsene comodamente. Magari usando fiumi e mari, per allontanare da sé la coscienza sporca della dissipazione. Il paradigma della circolarità, allora, equivale alla restituzione dell’umanità a una coscienza pulita. Verso la natura e verso se stessa. Il bello è che si può fare.

SMONTIAMO GLI SLOGAN

Circolo dei lettori di Torino Via Gianbattista Bogino, 9, Torino, Italia

La cassetta degli attrezzi con Ruggero Rollini Secondo un sondaggio condotto in otto Paesi europei, Italia compresa, il 39% delle persone vorrebbe vivere in un mondo senza sostanze chimiche. Chimica, in effetti, è una brutta parola. Eppure, l’aria che respiriamo, l’acqua che beviamo, tutto ciò che vediamo, tocchiamo, odoriamo è fatto di chimica. Persino noi. Dunque che fare di fronte a questa paura irrazionale?

LA TRADIZIONE INVENTATA: QUANDO IL KM ZERO ERA UNA DURA NECESSITĂ€…

Museo del Risorgimento, Sala Codici Piazza Carlo Alberto 8, Torino, Seleziona uno Stato:, Italia

AgriCultura, tutto quello che fa e farà l’agricoltura, con Alberto Grandi. La storia della cucina italiana e di molti prodotti tipici viene spesso raccontata come se gli italiani avessero sempre vissuto nell’abbondanza e consumando cibi di qualità. La verità è molto diversa: fino agli anni del boom economico, gli italiani hanno dovuto spesso fare i conti con la fame e con un’alimentazione monotona. Quando il km zero era una dura necessità e non uno slogan ideologico, al nord ci si ammalava di pellagra e al sud imperversavano molte altre malattie da carenza e la denutrizione.