PERCHÉ NON ESISTONO PIĂ™ I “PESTICIDI” DI UNA VOLTA

Circolo dei lettori di Torino Via Gianbattista Bogino, 9, Torino, Italia

Con Donatello Sandroni. La difesa delle colture è iniziata con l’utilizzo di sostanze inorganiche come zolfo e rame. Nei diserbi dei cereali si utilizzavano soluzioni diluite di acido solforico, mentre contro gli insetti venivano impiegati arseniati di piombo. Solo a partire dagli anni ’40 è comparsa la chimica di sintesi, ma con sostanze poco testate come il DDT. Lo sviluppo della ricerca ha poi permesso l’uso di sostanze attive più efficaci e meno tossiche, trovando oggi fortuna i preparati a base di microrganismi. Il dimezzamento delle sostanze di sintesi, avvenuto in soli vent’anni, ha però aperto la strada a fenomeni di resistenza.

LA NATURA NON RIFIUTA: LA CIRCOLARITĂ€ SPIEGATA DA CHI LA FA

Museo Egizio, Sala Conferenze via accademia delle scienze 6, Torino, Seleziona uno Stato:, Italia

L’abc della sostenibilità con Daniele Fortini. Il concetto di "rifiuto" è una esclusiva del lessico dell’umanità, ma non appartiene a quello della natura. Nessun ciclo biologico, infatti, contempla lo scarto inservibile, ma tutto si trasforma, si rigenera e prende nuova vita. Per secoli, invece, l’umanità ha estratto, consumato e gettato risorse senza curarsi di poterle trasformare e rigenerare. Pur consapevole che ciò fosse possibile, ha preferito liberarsene comodamente. Magari usando fiumi e mari, per allontanare da sé la coscienza sporca della dissipazione. Il paradigma della circolarità, allora, equivale alla restituzione dell’umanità a una coscienza pulita. Verso la natura e verso se stessa. Il bello è che si può fare.

SMONTIAMO GLI SLOGAN

Circolo dei lettori di Torino Via Gianbattista Bogino, 9, Torino, Italia

La cassetta degli attrezzi con Ruggero Rollini Secondo un sondaggio condotto in otto Paesi europei, Italia compresa, il 39% delle persone vorrebbe vivere in un mondo senza sostanze chimiche. Chimica, in effetti, è una brutta parola. Eppure, l’aria che respiriamo, l’acqua che beviamo, tutto ciò che vediamo, tocchiamo, odoriamo è fatto di chimica. Persino noi. Dunque che fare di fronte a questa paura irrazionale?

LA TRADIZIONE INVENTATA: QUANDO IL KM ZERO ERA UNA DURA NECESSITĂ€…

Museo del Risorgimento, Sala Codici Piazza Carlo Alberto 8, Torino, Seleziona uno Stato:, Italia

AgriCultura, tutto quello che fa e farà l’agricoltura, con Alberto Grandi. La storia della cucina italiana e di molti prodotti tipici viene spesso raccontata come se gli italiani avessero sempre vissuto nell’abbondanza e consumando cibi di qualità. La verità è molto diversa: fino agli anni del boom economico, gli italiani hanno dovuto spesso fare i conti con la fame e con un’alimentazione monotona. Quando il km zero era una dura necessità e non uno slogan ideologico, al nord ci si ammalava di pellagra e al sud imperversavano molte altre malattie da carenza e la denutrizione.

IL GRANO – LE INTERVISTE IMPOSSIBILI DI ANTONIO PASCALE

Circolo dei lettori di Torino Via Gianbattista Bogino, 9, Torino, Italia

Interviste impossibili, con Antonio Pascale e Luigi Cattivelli. Il frumento è la specie più coltivata al mondo e da solo fornisce il 20% di tutte le calorie e di tutte le proteine consumate dall’uomo. Quali sono i motivi di questo successo e perché ancora oggi il frumento è alla base della nostra alimentazione? Cosa rende prodotti come il pane e la pasta così buoni? Sempre più spesso si incontrano prodotti a base di farro, spelta, kamut, monococco, tritordeum, oppure fatti con varietà più o meno "antiche", caratterizzati da vere o presunte proprietà nutrizionali. Cosa c’è di vero? Cosa è marketing e cosa è scienza?

IL MIO PRIMO COMPUTER E IO

Museo Egizio, Sala Conferenze via accademia delle scienze 6, Torino, Seleziona uno Stato:, Italia

AgriCultura, tutto quello che fa e farà l’agricoltura, con Chiara Valerio. Essere o non essere un nativo digitale è la questione amletica che la mia generazione - sono nata alla fine degli anni Settanta del Novecento - è stata forse la prima a porsi, rispondendosi, a un certo punto e tenacemente no. Come spesso accade, tuttavia, il sì e il no, non sono una risposta soddisfacente. Così, per rispondermi meglio, e soprattutto cercare di sciogliere se ci sia differenza tra premere un tasto su un dispositivo e danzare per la pioggia - nel primo caso, la danza della pioggia si rivolge a una qualche divinità e il dispositivo che ne attiva l’intervento è il nostro corpo - sono tornata al primo computer, un 286, dove la programmazione sembrava un gioco, e i giochi insegnavano a valutare gli angoli. Una breve e faziosa ricostruzione della nostra storia d’amore e dipendenza dalla tecnologia, quantomeno della mia.

LE PIANTE DEL FUTURO: DALLO SPAZIO ALLA ROBOTICA

Cavallerizza Reale Via Giuseppe Verdi 9, Torino, Italia

La cassetta degli attrezzi, con Stefania De Pascale e Laura Margheri Come sarebbe un mondo senza piante? Semplicemente non esisterebbe… La nostra vita dipende dal mondo vegetale a cui gli esseri umani sono legati da una relazione che potremmo definire ”simbiotica“. Le piante hanno colonizzato il nostro pianeta molto prima di noi e si deve al mondo vegetale la profonda modifica dell’ambiente terrestre che ha permesso l’evoluzione di sistemi biologici sempre piĂą complessi fino ad arrivare all’uomo. Quindi, visto che le piante sono così importanti per la vita sulla Terra è chiaro che dovranno essere altrettanto importanti per la sopravvivenza dell’uomo in ambienti extraterrestri. La possibilitĂ  di realizzare missioni spaziali di lungo periodo, la lunga permanenza dell’uomo a bordo di piattaforme spaziali orbitanti o in colonie spaziali su Luna o su Marte, infatti, è legata alla possibilitĂ  di creare un ecosistema artificiale (un sistema biorigenerativo di supporto alla vita) in cui le piante svolgeranno il ruolo biologico centrale di rigenerare l’aria grazie alla fotosintesi, purificare l’acqua attraverso la traspirazione e produrre cibo magari riutilizzando parzialmente gli scarti organici dell’equipaggio e perchĂ© no, anche su suoli extraterrestri (regoliti lunari o marziane). La ricerca di possibili soluzioni per il supporto alla vita dell’uomo […]

DAL LETAME ALLE STELLE: COME I BATTERI CAMBIANO NOI STESSI, L’AGRICOLTURA E IL MONDO

Circolo dei Lettori, Sala Grande Via Gianbattista Bogino, 9, Torino, Seleziona uno Stato:, Italia

La cassetta degli attrezzi con Roberto Defez. Il mondo dei microrganismi è un universo in larga parte sconosciuto e dalle potenzialità infinite. Solo da pochi anni si cominciano a svelare aspetti inattesi dell’azione di microrganismi sulla salute e sul comportamento umano, oltre alle potenzialità sullo sviluppo dell’agricoltura o la tutela dell’ambiente o del patrimonio artistico. Si tratta di un campo d’indagine ancora agli albori, nonostante abbia rappresentato la sorgente di alcune delle più importanti scoperte nel campo della biologia: sono innumerevoli i microbiologi premiati col Nobel per la Medicina o per la Chimica.

CAMBIAMENTI CLIMATICI: DALL’ABC ALLE FORESTE

Museo del Risorgimento, Sala Codici Piazza Carlo Alberto 8, Torino, Seleziona uno Stato:, Italia

L'abc della sostenibilità con Elisa Palazzi e Matteo Garbellotto. La scienza produce da anni dati incontrovertibili sullo stato di salute del nostro pianeta ed è unanime nell’affermare che la febbre della Terra è alta ed è, almeno dalla metà del XX secolo, riconducibile alle attività umane, prima fra tutte le emissioni di gas serra in atmosfera. Sappiamo che la Terra continuerà a scaldarsi nei prossimi anni in risposta alle emissioni del passato che hanno effetti a lungo termine, ma se lo farà poco o tanto dipenderà da come la società globale evolverà, da come si deciderà di produrre l’energia, da come saranno distribuite le ricchezze, da quanto pulite saranno le tecnologie che utilizzeremo. Un mondo futuro più sostenibile e senza "sorprese" climatiche è possibile se agiamo adesso con azioni di mitigazione, decarbonizzazione e con il supporto di tecnologie basate su energie pulite e a basse emissioni, e senza perdere altro tempo prezioso.

IL POMODORO – LE INTERVISTE IMPOSSIBILI DI ANTONIO PASCALE

Circolo dei Lettori, Sala Gioco Via Gianbattista Bogino, 9, Torino, Seleziona uno Stato:, Italia

Interviste impossibili con Luigi Frusciante e Antonio Pascale. Da frutti che "…danno poco & cattivo nutrimento" (Durante, 1585) a simbolo stesso del made in Italy, da pianta ignorata da tutti ad artefice della transizione economica del sud Italia. L’introduzione della coltivazione del pomodoro nel nostro ordinamento colturale ha favorito lo sviluppo del settore agroalimentare italiano che, soprattutto al sud, ha determinato la crescita industriale del territorio, contribuendo allo sviluppo dell’indotto. Il resto si deve alla grande intuizione di Francesco Cirio, un piemontese che trasferisce al sud le sue aziende e realizza la prima vera, grande rivoluzione industriale dell’unità d’Italia. Il pomodoro è oggi una delle specie vegetali più studiate a livello genetico e genomico.