IL GRANO – LE INTERVISTE IMPOSSIBILI DI ANTONIO PASCALE

Circolo dei lettori di Torino Via Gianbattista Bogino, 9, Torino, Italia

Interviste impossibili, con Antonio Pascale e Luigi Cattivelli. Il frumento è la specie più coltivata al mondo e da solo fornisce il 20% di tutte le calorie e di tutte le proteine consumate dall’uomo. Quali sono i motivi di questo successo e perché ancora oggi il frumento è alla base della nostra alimentazione? Cosa rende prodotti come il pane e la pasta così buoni? Sempre più spesso si incontrano prodotti a base di farro, spelta, kamut, monococco, tritordeum, oppure fatti con varietà più o meno "antiche", caratterizzati da vere o presunte proprietà nutrizionali. Cosa c’è di vero? Cosa è marketing e cosa è scienza?

IL MIO PRIMO COMPUTER E IO

Museo Egizio, Sala Conferenze via accademia delle scienze 6, Torino, Seleziona uno Stato:, Italia

AgriCultura, tutto quello che fa e farà l’agricoltura, con Chiara Valerio. Essere o non essere un nativo digitale è la questione amletica che la mia generazione - sono nata alla fine degli anni Settanta del Novecento - è stata forse la prima a porsi, rispondendosi, a un certo punto e tenacemente no. Come spesso accade, tuttavia, il sì e il no, non sono una risposta soddisfacente. Così, per rispondermi meglio, e soprattutto cercare di sciogliere se ci sia differenza tra premere un tasto su un dispositivo e danzare per la pioggia - nel primo caso, la danza della pioggia si rivolge a una qualche divinità e il dispositivo che ne attiva l’intervento è il nostro corpo - sono tornata al primo computer, un 286, dove la programmazione sembrava un gioco, e i giochi insegnavano a valutare gli angoli. Una breve e faziosa ricostruzione della nostra storia d’amore e dipendenza dalla tecnologia, quantomeno della mia.

LE PIANTE DEL FUTURO: DALLO SPAZIO ALLA ROBOTICA

Cavallerizza Reale Via Giuseppe Verdi 9, Torino, Italia

La cassetta degli attrezzi, con Stefania De Pascale e Laura Margheri Come sarebbe un mondo senza piante? Semplicemente non esisterebbe… La nostra vita dipende dal mondo vegetale a cui gli esseri umani sono legati da una relazione che potremmo definire ”simbiotica“. Le piante hanno colonizzato il nostro pianeta molto prima di noi e si deve al mondo vegetale la profonda modifica dell’ambiente terrestre che ha permesso l’evoluzione di sistemi biologici sempre piĂą complessi fino ad arrivare all’uomo. Quindi, visto che le piante sono così importanti per la vita sulla Terra è chiaro che dovranno essere altrettanto importanti per la sopravvivenza dell’uomo in ambienti extraterrestri. La possibilitĂ  di realizzare missioni spaziali di lungo periodo, la lunga permanenza dell’uomo a bordo di piattaforme spaziali orbitanti o in colonie spaziali su Luna o su Marte, infatti, è legata alla possibilitĂ  di creare un ecosistema artificiale (un sistema biorigenerativo di supporto alla vita) in cui le piante svolgeranno il ruolo biologico centrale di rigenerare l’aria grazie alla fotosintesi, purificare l’acqua attraverso la traspirazione e produrre cibo magari riutilizzando parzialmente gli scarti organici dell’equipaggio e perchĂ© no, anche su suoli extraterrestri (regoliti lunari o marziane). La ricerca di possibili soluzioni per il supporto alla vita dell’uomo […]

DAL LETAME ALLE STELLE: COME I BATTERI CAMBIANO NOI STESSI, L’AGRICOLTURA E IL MONDO

Circolo dei Lettori, Sala Grande Via Gianbattista Bogino, 9, Torino, Seleziona uno Stato:, Italia

La cassetta degli attrezzi con Roberto Defez. Il mondo dei microrganismi è un universo in larga parte sconosciuto e dalle potenzialità infinite. Solo da pochi anni si cominciano a svelare aspetti inattesi dell’azione di microrganismi sulla salute e sul comportamento umano, oltre alle potenzialità sullo sviluppo dell’agricoltura o la tutela dell’ambiente o del patrimonio artistico. Si tratta di un campo d’indagine ancora agli albori, nonostante abbia rappresentato la sorgente di alcune delle più importanti scoperte nel campo della biologia: sono innumerevoli i microbiologi premiati col Nobel per la Medicina o per la Chimica.

CAMBIAMENTI CLIMATICI: DALL’ABC ALLE FORESTE

Museo del Risorgimento, Sala Codici Piazza Carlo Alberto 8, Torino, Seleziona uno Stato:, Italia

L'abc della sostenibilità con Elisa Palazzi e Matteo Garbellotto. La scienza produce da anni dati incontrovertibili sullo stato di salute del nostro pianeta ed è unanime nell’affermare che la febbre della Terra è alta ed è, almeno dalla metà del XX secolo, riconducibile alle attività umane, prima fra tutte le emissioni di gas serra in atmosfera. Sappiamo che la Terra continuerà a scaldarsi nei prossimi anni in risposta alle emissioni del passato che hanno effetti a lungo termine, ma se lo farà poco o tanto dipenderà da come la società globale evolverà, da come si deciderà di produrre l’energia, da come saranno distribuite le ricchezze, da quanto pulite saranno le tecnologie che utilizzeremo. Un mondo futuro più sostenibile e senza "sorprese" climatiche è possibile se agiamo adesso con azioni di mitigazione, decarbonizzazione e con il supporto di tecnologie basate su energie pulite e a basse emissioni, e senza perdere altro tempo prezioso.

IL POMODORO – LE INTERVISTE IMPOSSIBILI DI ANTONIO PASCALE

Circolo dei Lettori, Sala Gioco Via Gianbattista Bogino, 9, Torino, Seleziona uno Stato:, Italia

Interviste impossibili con Luigi Frusciante e Antonio Pascale. Da frutti che "…danno poco & cattivo nutrimento" (Durante, 1585) a simbolo stesso del made in Italy, da pianta ignorata da tutti ad artefice della transizione economica del sud Italia. L’introduzione della coltivazione del pomodoro nel nostro ordinamento colturale ha favorito lo sviluppo del settore agroalimentare italiano che, soprattutto al sud, ha determinato la crescita industriale del territorio, contribuendo allo sviluppo dell’indotto. Il resto si deve alla grande intuizione di Francesco Cirio, un piemontese che trasferisce al sud le sue aziende e realizza la prima vera, grande rivoluzione industriale dell’unità d’Italia. Il pomodoro è oggi una delle specie vegetali più studiate a livello genetico e genomico.

GLOBALIZZAZIONE

Museo Egizio, Sala Conferenze via accademia delle scienze 6, Torino, Seleziona uno Stato:, Italia

con Davide Viaggi L’intervento sviluppa il rapporto tra globale e locale nell’agricoltura e nella produzione di alimenti nel contesto della bioeconomia. Verranno affrontati i trend attuali rispetto ai temi della sostenibilità e dell’economia circolare, anche (e soprattutto) alla luce delle nuove tecnologie. Tra gli altri punti di attenzione ci sarà anche il ruolo degli agricoltori, dei governi, dei cittadini e dei consumatori. PARASSITI CON LA VALIGIA, con Maria Lodovica Gullino I parassiti delle piante non conoscono confini e, da sempre, si spostano da un continente all’altro. Essi si  muovono con la velocità dei mezzi di trasporto esistenti: la ruota in passato, l’aereo oggi. Semi, bulbi, piante, sempre più prodotti in pochi stabilimenti e di qui commercializzati in tutto il mondo, sono ottimi vettori di parassiti. Così come lo siamo noi, con i nostri viaggi, soprattutto quando portiamo, da turisti, ritornando a casa, piante, frutti, semi. Dalla Xylella che ha distrutto le coltivazioni di olivo in Puglia alla peronospora che ha decimato le coltivazioni di basilico in Liguria, le storie si ripetono. Per fortuna oggi abbiamo mezzi e strumenti per prevenire l’arrivo di alieni.

ABITEREMO ALTRI PIANETI?

Cavallerizza Reale Via Giuseppe Verdi 9, Torino, Italia

con Amedeo Balbi Secondo alcuni, il destino dell’umanità è di diventare una specie multi-planetaria. Addirittura, la nostra stessa sopravvivenza a lungo termine sarebbe legata alla possibilità di abbandonare la Terra e di stabilirsi in colonie permanenti nello spazio o su altri pianeti. Ma è davvero così? Cosa c’è di realistico in queste previsioni, e quanto sono a portata di mano? Quali ostacoli dovremmo affrontare per trasferirci su altri mondi, e quali sarebbero le possibili destinazioni? L’esplorazione dello spazio e dell’universo servono a garantirci una via di fuga su un’altra Terra, o, piuttosto, a comprendere che quella che abbiamo è insostituibile?

NATURA E INTELLIGENZA ARTIFICIALE: UN DIALOGO

Circolo dei Lettori, Sala Grande Via Gianbattista Bogino, 9, Torino, Seleziona uno Stato:, Italia

con Mario De Caro Al di là del chiacchiericcio quotidiano, discutere della relazione tra natura e intelligenza artificiale è cosa di grande complessità per varie ragioni. Primo, la definizione stessa di natura è controversa; secondo, non è chiaro se l’intelligenza artificiale sia possibile e nemmeno cosa sia precisamente; terzo, c’è chi tra il naturale e l’artificiale prevede un futuro di interazioni rosee e chi invece profetizza tremende catastrofi. Queste sono evidentemente questioni complesse, a cui non si possono dare, almeno per ora, risposte definitive; ciò che si può fare, però, è mettere un po’ d’ordine, distinguendo le argomentazioni sensate da quelle del tutto infondate.

MALARIA E AGRICOLTURA: STORIE NATURALI E SANITARIE DI UNA EVOLUZIONE DARWINIANA

Museo del Risorgimento, Sala Codici Piazza Carlo Alberto 8, Torino, Seleziona uno Stato:, Italia

con Gilberto Corbellini I rapporti tra malaria e agricoltura intercorsi nella storia illustrano meglio di altri esempi lo stretto legame tra processi evolutivi o darwiniani, pratiche agricole o produttive e salute delle comunitĂ  umane. L’origine evolutiva di Plasmodium falciparum che ha causato e causa quasi tutta la mortalitĂ  per malaria risale alle pratiche agricole in foresta, in particolare al debbio (slash-and-burn), in diverse zone africane giĂ  nel primo Neolitico, che tra 10mila e 5mila anni fa circa favorirono la selezione prima di un vettore (Anopheles gambiae) esclusivamente antropofilo e poi di un ceppo di falciparum particolarmente letale. Nelle zone temperate come l’Italia, dove la malaria dipendeva dalle paludi ed era instabile, l’agricoltura, sulla base delle conoscenze scientifiche riguardanti il parassita e il vettore sviluppate in Italia alla fine dell’Ottocento, consentiva di circoscrivere l’ecosistema favorevole alla trasmissione e quindi di sradicare i parassiti con lo spruzzamento di insetticidi ad azione residua (DDT). Questo risultato non si è potuto ripetere in Africa subsahariana, dove la malaria non dipende dalle paludi ed è molto stabile, in quanto il complesso vettoriale locale riesce a sfruttare ogni forma di attivitĂ  agricola, in quanto produttiva di focolai larvali, per mantenersi a elevati livelli di densitĂ  e […]