MIGRANTI E LAVORO
Museo del Risorgimento, Sala Codici Piazza Carlo Alberto 8, TorinoCon Mauro Calderoni e Carlo Petrini. L’agroalimentare, fiore all’occhiello del nostro Belpaese è vivo e prospera grazie al prezioso contributo dato dal lavoro di persone migranti. Senza le loro braccia il comparto vitivinicolo langarolo sarebbe in difficoltà, ma lo stesso si può dire degli alpeggi di montagna, o della raccolta dei prodotti ortofrutticoli. Nonostante ciò, queste persone molto spesso si trovano a fare i conti con un’illegalità diffusa: dal caporalato a condizioni di sfruttamento che rasentano la schiavitù. Porre fine a questa vergogna è un dovere morale che tutti noi dobbiamo impegnarci a portare avanti. A maggior ragione se pensiamo che appena poco più di un secolo fa erano i nostri nonni e bisnonni a migrare. Le migrazioni fanno da sempre parte delle dinamiche globali e in futuro sono destinate ad aumentare. Dobbiamo prenderne atto e lavorare insieme per costruire un mondo abitabile e prospero per tutti. Mauro Calderoni racconterà l’esperienza saluzzese, in particolare gli effetti combinati dell’ultima ondata migratoria impegnata nella raccolta della frutta e le normative vigenti, in un contesto mediatico di forte stress sul tema degli sbarchi e della difesa dei confini. Dirà anche delle azioni messe in campo dalle comunità locali dal 2012 a oggi.