La cassetta degli attrezzi, con Stefania De Pascale e Laura Margheri
Come sarebbe un mondo senza piante? Semplicemente non esisterebbe… La nostra vita dipende dal mondo vegetale a cui gli esseri umani sono legati da una relazione che potremmo definire ”simbiotica“. Le piante hanno colonizzato il nostro pianeta molto prima di noi e si deve al mondo vegetale la profonda modifica dell’ambiente terrestre che ha permesso l’evoluzione di sistemi biologici sempre più complessi fino ad arrivare all’uomo. Quindi, visto che le piante sono così importanti per la vita sulla Terra è chiaro che dovranno essere altrettanto importanti per la sopravvivenza dell’uomo in ambienti extraterrestri. La possibilità di realizzare missioni spaziali di lungo periodo, la lunga permanenza dell’uomo a bordo di piattaforme spaziali orbitanti o in colonie spaziali su Luna o su Marte, infatti, è legata alla possibilità di creare un ecosistema artificiale (un sistema biorigenerativo di supporto alla vita) in cui le piante svolgeranno il ruolo biologico centrale di rigenerare l’aria grazie alla fotosintesi, purificare l’acqua attraverso la traspirazione e produrre cibo magari riutilizzando parzialmente gli scarti organici dell’equipaggio e perché no, anche su suoli extraterrestri (regoliti lunari o marziane). La ricerca di possibili soluzioni per il supporto alla vita dell’uomo nell’esplorazione spaziale produce conoscenze e tecnologie che potranno essere utilizzate per la coltivazione delle piante in ambienti estremi sulla Terra quali i deserti, i Poli o le moderne megalopoli (es. vertical farming) e per la messa a punto di soluzioni più sostenibili per l’agricoltura terrestre. Grazie a queste ricerche magari riusciremo non solo a colonizzare altri pianeti ma anche a rendere il nostro un mondo migliore!