Con Mauro Calderoni e Carlo Petrini.
L’agroalimentare, fiore all’occhiello del nostro Belpaese è vivo e prospera grazie al prezioso contributo dato dal lavoro di persone migranti. Senza le loro braccia il comparto vitivinicolo langarolo sarebbe in difficoltà , ma lo stesso si può dire degli alpeggi di montagna, o della raccolta dei prodotti ortofrutticoli. Nonostante ciò, queste persone molto spesso si trovano a fare i conti con un’illegalità diffusa: dal caporalato a condizioni di sfruttamento che rasentano la schiavitù. Porre fine a questa vergogna è un dovere morale che tutti noi dobbiamo impegnarci a portare avanti. A maggior ragione se pensiamo che appena poco più di un secolo fa erano i nostri nonni e bisnonni a migrare. Le migrazioni fanno da sempre parte delle dinamiche globali e in futuro sono destinate ad aumentare. Dobbiamo prenderne atto e lavorare insieme per costruire un mondo abitabile e prospero per tutti.
Mauro Calderoni racconterà l’esperienza saluzzese, in particolare gli effetti combinati dell’ultima ondata migratoria impegnata nella raccolta della frutta e le normative vigenti, in un contesto mediatico di forte stress sul tema degli sbarchi e della difesa dei confini. Dirà anche delle azioni messe in campo dalle comunità locali dal 2012 a oggi.