Rachel Carson, la vita e i libri dell’autrice di “Primavera silenziosa”

“Coloro che contemplano la bellezza della terra trovano riserve di forza che durano fintanto che dura la vita”.

Rachel Carson

Biologa, studiosa e scrittrice, Rachel Carson è nota soprattutto come autrice di Primavera silenziosa (Silent Spring, 1962). Il libro presenta lo studio dei danni causati dal DDT e dai fitofarmaci sulle piante, sull’ambiente e sulle persone; negli anni, il volume è diventato uno dei manifesti del movimento ambientalista.

Rachel Carson nacque a Springdale, in Pennsylvania, il 27 maggio 1907, in una famiglia di agricoltori. Crebbe nella fattoria dei genitori, dove coltivò giorno per giorno, anche grazie alla figura materna, l’amore e il rispetto per la natura e per ogni essere vivente. Aveva un innato talento per la scrittura, tanto che a undici anni uno dei suoi racconti era stato pubblicato sul periodico per ragazzi St. Nicholas Magazine, con una menzione speciale. Infatti, in un primo periodo, dedicò i suoi studi alla letteratura inglese e alla scrittura creativa, prima di scoprire un interesse per la biologia marina.

Nel 1929 si diplomò in Biologia al Pennsylvania College for Women. Proseguì gli studi alla Johns Hopkins University, dove si laureò in zoologia alla facoltà di Biologia, nel 1932. In un’epoca in cui le figure femminili impiegate nel mondo scientifico erano ancora una rarità, nel 1936 Rachel Carson divenne la seconda donna assunta a tempo indeterminato dal Dipartimento Statunitense per la Pesca, in qualità di biologa marina. Fece carriere all’interno Dipartimento, fino a diventare editore capo delle pubblicazioni, nel 1949.

Sebbene la sua opera più conosciuta sia Primavera silenziosa (Feltrinelli, traduzione di C. A Gastecchi, prefazione di Paolo Giordano), negli anni ’50 diede alle stampe una preziosa trilogia sul mare. Questa comprende: Storie dalle profondità del mare (Aboca, traduzione di I. C. Blum), Il mare intorno a noi (Einaudi, traduzione di F. Frasca) e La vita che brilla sulla riva del mare (Aboca, traduzione di I. C. Blum, prefazione di Margaret Atwood).

Pur avendo cominciato a occuparsi degli effetti del DDT durante gli anni ’40, iniziò a scrivere Primavera silenziosa nella seconda metà degli anni ’50. Il libro cominciò a creare malcontento ancora prima di raggiungere gli scaffali delle librerie: nei quattro anni della stesura, sia l’industria chimica sia parte della comunità scientifica fecero di tutto per screditare e ostacolare il suo lavoro.

Una delle principali accuse mosse al suo lavoro era quella secondo cui intendesse bandire tutti i fitofarmaci, non soltanto il DDT. Si trattava di un’accusa infondata, poiché ne raccomandava invece un utilizzo oculato e responsabile. Tuttavia questo bastò perché qualcuno sostenesse che volesse tornare al Medioevo, restituendo la terra agli insetti e alle malattie.

Pubblicò Primavera silenziosa nel 1962, ricevendo ottime recensioni e scalando rapidamente le classifiche di vendita, sia negli USA sia in Europa. Un anno dopo, sulle pagine della rivista Time, si leggeva: “la maggior parte degli oppositori della Carson stanno velocemente tornando sulle loro posizioni”.

Ammalatasi di cancro al seno durante la scrittura di Primavera silenziosa, Rachel Carson morì il 14 aprile 1964, sessant’anni fa, prima di veder realizzato uno dei più grandi risultati del suo lavoro: la messa al bando del DDT. L’utilizzo fu vietato in Italia nel 1969, poi in Svezia e Norvegia (1970), seguite da gran parte dei paesi sviluppati e, nel 1972, anche USA. Nel 1980, Rachel Carson venne premiata con la Medaglia Presidenziale della Libertà, il più alto onore civile degli Stati Uniti d’America.